LUCCA – Il Ministero dell’Interno ha emesso un provvedimento restrittivo che vieta ai tifosi della Lucchese e del Perugia di seguire la propria squadra in trasferta per un periodo di quattro mesi. La decisione arriva a seguito di episodi di tensione e comportamenti ritenuti a rischio per l’ordine pubblico, che hanno spinto le autorità a intervenire con questa misura preventiva.
Il divieto, che riguarda esclusivamente le trasferte, è stato adottato con l’obiettivo di prevenire situazioni di pericolo e garantire la sicurezza durante le partite fuori casa delle due squadre. Questa misura rappresenta un segnale chiaro della tolleranza zero nei confronti di episodi di violenza o disordini legati al mondo del calcio.
Negli ultimi tempi, le tifoserie di Lucchese e Perugia sono finite sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine per alcune situazioni critiche che si sono verificate sia dentro che fuori dagli stadi. Il provvedimento mira dunque a ridurre i rischi di scontri e tensioni tra gruppi organizzati, evitando così possibili ripercussioni negative sull’ordine pubblico.
Non è la prima volta che il Ministero dell’Interno ricorre a restrizioni simili per gestire le tifoserie più accese. Le società sportive, così come le amministrazioni locali e le forze dell’ordine, saranno chiamate a vigilare sul rispetto di questa misura, che resterà in vigore per i prossimi quattro mesi.
L’auspicio è che, con il tempo, si possano ristabilire le condizioni necessarie per un tifo sano e responsabile, permettendo ai sostenitori delle due squadre di tornare a seguire i propri beniamini in trasferta senza il rischio di nuove restrizioni.