ALTOPASCIO (LU) – Il 25 aprile 2025, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, Altopascio ha reso omaggio a Don Bruno Biondi, figura emblematica della lotta antifascista, con la scopertura di una targa commemorativa in piazza della Magione. Alla cerimonia ufficiale, organizzata dal Comune, hanno preso parte l’ANPI Piana di Lucca, il Consiglio comunale dei ragazzi, la banda musicale Zei e numerosi rappresentanti istituzionali.
Don Bruno, nato a Monsummano Terme nel 1902, fu parroco di Altopascio dal 1936. Durante il Ventennio si distinse per il suo coraggioso impegno nella resistenza non armata contro l’oppressione nazi-fascista. Attorno alla sua figura si formò un comitato clandestino di primo soccorso, nucleo da cui sarebbe poi nato il Comitato di Liberazione Nazionale altopascese. In un’epoca dominata dal regime e sotto l’occhio vigile della temuta Divisione “Hermann Göring”, il sacerdote scelse la strada del dissenso civile e della solidarietà, aiutando sfollati, militari in fuga e cittadini in difficoltà.
Il suo intervento fu decisivo anche nel garantire beni primari alla popolazione quando le autorità locali erano assenti o paralizzate. Arrestato nel luglio del 1944 dalle forze tedesche, Don Bruno non smise mai di lottare per una comunità libera e giusta. Il suo contributo fu fondamentale nel momento di transizione successivo alla liberazione, quando il vuoto lasciato dal fascismo rischiava di far precipitare il paese nel caos.
Il tributo a Don Biondi è un richiamo alla memoria collettiva e un gesto di riconoscenza verso chi ha incarnato i valori della democrazia e della pace senza mai imbracciare un’arma.