LUCCA – Il Decreto Legge n. 36 del 28 marzo 2025 introduce limitazioni alla trasmissione della cittadinanza italiana ai discendenti degli emigrati, restringendola alla seconda generazione e richiedendo un legame effettivo con l’Italia. Una decisione che ha suscitato un acceso dibattito, soprattutto tra le comunità italiane all’estero.
Ilaria Del Bianco, presidente dei Lucchesi nel Mondo e presidente emerita di UNAIE, critica il provvedimento: “Il taglio è eccessivo, escludendo moltissimi oriundi che si sentono italiani”. Inoltre, sottolinea la contraddizione con il “Turismo delle Radici”, finanziato con 20 milioni di euro dal PNRR per incentivare il ritorno alle origini.
La misura ha sollevato forti preoccupazioni in particolare tra gli italiani in Sud America, dove il senso di appartenenza alle radici è ancora molto vivo. Per discutere le possibili azioni, è stata convocata una riunione del direttivo dei Lucchesi, con l’obiettivo di portare la questione al massimo livello politico.