LUCCA – Nella serata del 15 aprile, un uomo è stato accoltellato nel cuore di Lucca mentre portava a spasso il suo cane. Un episodio grave, che riaccende il dibattito sulla sicurezza urbana e sull’efficacia delle politiche messe in campo dall’attuale amministrazione.
Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti/e esprimono vicinanza alla vittima e augurano una pronta guarigione, ma puntano il dito contro una gestione basata su slogan securitari e retorica muscolare. “Militarizzare le strade o armare i cittadini non risolve il problema della micro-criminalità”, sostengono, evidenziando come nelle grandi città il modello promosso dalla destra si sia rivelato inefficace.
Secondo il comunicato, costruire una città davvero sicura significa renderla abitata, viva, accessibile. Una città che non sia solo un dormitorio per turisti e investitori, ma uno spazio collettivo dove i giovani possano trovare opportunità di incontro, lavoro dignitoso e luoghi di socialità alternativi al consumo. La sicurezza – dicono – non può essere separata da giustizia sociale, accesso ai diritti e politiche inclusive.