LUCCA – Dal 1° febbraio 2025, le cure palliative delle zone delle Apuane, Lunigiana, Piana di Lucca, Valle del Serchio, Valdera e Alta Val di Cecina beneficeranno di un potenziamento significativo grazie all’assunzione di tre nuove psicologhe: Azzurra Galvani, Irene Mosca e Laura Bertagnini. Costanza Galli, direttrice delle Cure palliative della ASL Toscana nord ovest, ha espresso grande soddisfazione per il rafforzamento del servizio psicologico: “Il supporto psicologico è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti con malattie inguaribili o croniche in fase avanzata. Le cure palliative si basano su un approccio integrato che allevia sofferenze fisiche, sociali, spirituali e psicologiche, rispettando sempre la dignità e la volontà del malato.” Il lavoro delle nuove psicologhe si inserisce in un sistema collaborativo che coinvolge tutti i professionisti delle cure palliative, garantendo un’assistenza globale e personalizzata. Anche Patrizia Fistesmaire, direttrice della psicologia per la continuità ospedale-territorio, ha sottolineato l’importanza di questo potenziamento: “Queste nuove assunzioni rappresentano un traguardo essenziale per migliorare la qualità dell’assistenza. La psicologia nelle cure palliative non solo supporta pazienti e familiari, ma aiuta anche l’equipe sanitaria a gestire l’impatto emotivo e lo stress di chi lavora a stretto contatto con situazioni delicate e logoranti.”
Il sostegno psicologico offerto mira a:
- Aiutare i pazienti ad accettare la malattia e gestire emozioni come paura, tristezza e rabbia
- Facilitare la convivenza con il dolore fisico e lo stress, migliorando il benessere psicofisico
- Accompagnare pazienti e familiari nel processo di fine vita, offrendo serenità e conforto nelle fasi più difficili
- Supportare i familiari nel carico emotivo, preparando alla perdita e favorendo un’elaborazione sana del lutto per prevenire situazioni patologiche.
Grazie a questo rafforzamento, l’ASL Toscana nord ovest continua a distinguersi per l’attenzione ai bisogni integrati dei pazienti in cure palliative e dei loro cari, puntando a una gestione empatica e personalizzata della fine vita.